Francesca D'Andrea

Sono un’archeologa specializzata in archeologia e storia dell’arte greca e romana, topografia di Roma antica ed epigrafia latina. Ho iniziato il mio percorso universitario alla Sapienza Università di Roma, dove ho conseguito la laurea triennale e magistrale in Archeologia Classica. Gli anni di studio e formazione a Roma sono stati cruciali per lo sviluppo della mia doppia anima di archeologa da campo e di epigrafista, cresciuta tra lo scavo di Clementina Panella alle pendici nord-orientali del Palatino e i magazzini epigrafici sotto la guida di Silvia Orlandi. La mia tesi magistrale, incentrata sullo studio archeologico ed epigrafico di un gruppo di tombe scoperte a Porta Maggiore, è il primo risultato di questo felice binomio.

Ho successivamente svolto un tirocinio post lauream per la Sovrintendenza Capitolina, grazie al quale ho potuto lavorare con Rita Volpe e Daniele Manacorda allo studio di centinaia di materiali epigrafici conservati in un magazzino all’interno dell’area archeologica del Sepolcro degli Scipioni.

I miei studi sono proseguiti all’Università Statale di Milano, dove ho frequentato la Scuola Specializzazione in Beni Archeologici. Per il lavoro di tesi in Archeologia Romana presso la cattedra di Fabrizio Slavazzi ho proseguito le mie ricerche sul paesaggio funerario tra Appia e Latina, e sulla collezione di antichità che dall’Ottocento prese forma presso il Sepolcro degli Scipioni. In quegli anni ho iniziato a coltivare un interesse anche per la ricerca d’archivio, le vicende antiquarie e la storia urbana di Roma moderna e contemporanea. I risultati di questa ricerca decennale hanno finalmente preso le forme di una monografia uscita nel 2023.

Per il PhD ho nuovamente cambiato città, trasferendomi a Pisa dopo aver vinto il concorso di ammissione alla Scuola Normale Superiore. Il mio progetto di dottorato, che ho portato avanti con la supervisione di Gianfranco Adornato, era dedicato alla topografia dell’Esquilino e si poneva come obiettivo la ricostruzione del suo paesaggio periurbano seguendone le dinamiche di sviluppo e trasformazione tra I a.C. e III d.C. A tal fine, oltre all’utilizzo delle fonti tradizionali, mi sono servita del software open source QGIS per realizzare una carta archeologica cartacea e digitale.

Alla Scuola Normale ho avuto l’opportunità di partecipare a ricognizioni nel territorio di Locri e scavi archeologici nella Valle dei Templi di Agrigento. Ho collaborato al progetto Oltre Plinio curando la bibliografia e la Newsletter mensile; in questo stesso ambito ho vinto un post-doc per la creazione di un GIS dedicato alla mappatura dei luoghi descritti dalle fonti letterarie di età Flavia. Nel 2018 ho trascorso un semestre a Berlino come Visiting Student alla Freie Universität supervisionata da Monica Trümper.

Ho partecipato e organizzato convegni e workshops in Europa e negli Stati Uniti. Negli ultimi anni ho inoltre avuto l’opportunità di accrescere la mia esperienza nella didattica preparando lezioni e seminari per studenti e dottorandi dei corsi tenuti da Gianfranco Adornato (SNS), Andrea Giardina (SNS), Daniele Manacorda (Roma Tre) e Antonino Facella (Università di Genova).

Nelle mie ricerche mi sono occupata di archeologia greca e romana, della topografia di Roma e dei suoi confini (Esquilino e settore compreso tra I e II miglio di Appia e Latina) con un particolare focus sui contesti sepolcrali e sull’epigrafia funeraria; nutro inoltre un forte interesse per la ricerca d’archivio e la storia urbana di Roma in età moderna e contemporanea. Il mio lavoro si fonda sulla complementarità delle fonti archeologiche, epigrafiche, letterarie, antiquarie e archivistiche - arricchite dalle potenzialità degli strumenti informatici – con l’obiettivo di offrire una ricostruzione del paesaggio antico e delle dinamiche politiche, sociali, religiose e culturali che lo hanno plasmato nei secoli. Sono fermamente convinta dell’importanza di una ricerca multidisciplinare, condivisa e open access, che benefici dell’incontro e dello scambio di idee tra studiosi appartenenti a diversi settori disciplinari, paesi e culture. 



I miei lavori pregressi dedicati all’analisi dei confini di Roma e alla comprensione della complessa multifunzionalità di un paesaggio liminare in cui coesistevano aree funerarie e residenziali, infrastrutture idriche, spazi produttivi e commerciali, costituiscono la base di partenza del mio lavoro per IN-ROME. L’oggetto della ricerca è il settore orientale e sud-orientale di Roma, dalle Mura Serviane a ovest al IX miglio a est, dalla via Tiburtina a nord alla via Labicana a sud. Si tratta dell’unico sotto-progetto in cui si è scelto di limitare l’indagine a una porzione definita del suburbio; ciò è dovuto alla necessità di affrontare questioni chiave dello sviluppo urbano di Roma e della sua campagna nel tempo, applicando una profondità di analisi che sarebbe impossibile estendere all’intera area del progetto. Procedendo mile by mile, si indagano in primo luogo le dinamiche di espansione del territorio urbano oltre le Mura Serviane, cui conseguì l’inclusione del settore extraurbano dell’Esquilino entro i nuovi fluttuanti confini della Roma imperiale; la ricerca si estende poi oltre la città, per analizzare come l’area edificata si fosse gradualmente dissolta in una viva e vivace campagna rurale. L’attenzione è rivolta alla distribuzione delle proprietà private (horti romani) sull’Esquilino con le loro implicazioni politiche, economiche e sociali; alle ville e al loro ruolo nel funzionamento dell’Urbe e del suburbio; alla presenza degli imperatori in questo settore e alla transizione da proprietà privata a imperiale; alle infrastrutture idriche e alle vie di comunicazione/trasporto; alle tombe, alla topografia delle aree funerarie e alla loro frequentazione. Partendo dai fondamentali studi che nel passato più o meno recente si sono dedicati a diverse porzioni di questo territorio, si intende raccogliere e far dialogare i dati nel loro micro-macrocontesto, con l’obiettivo di restituire un quadro d’insieme della storia della periferia orientale di Roma e della sua campagna. Le fonti archeologiche, cartografiche e archivistiche sono utilizzate per offrire una lettura sincronica e diacronica degli elementi costitutivi del paesaggio; il mezzo epigrafico e le fonti letterarie consentono di popolare di voci e nomi questi spazi. Nei miei studi ho sempre trattato l’epigrafe come oggetto scritto e testo iscritto, cercando in primo luogo di restituire il manufatto al suo contesto originario. Questo approccio mi guida anche nell’analisi del suburbio orientale di Roma, un territorio ricco di rinvenimenti epigrafici che occupano per il progetto IN-ROME una posizione privilegiata tra le fonti necessarie per comprendere il funzionamento del territorio e - sperabilmente - per rintracciare gli attori che lo hanno vissuto e plasmato.

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CV completo 

  • Storie intorno agli Scipioni. Immagini e voci da un’area archeologica: monumenti, epigrafi, archivi, Milano: LED Edizioni Universitarie 2023. ISBN 978-88-5513-110-0
  • Inediti epigrafici da un magazzino nell’area archeologica del sepolcro degli Scipioni, in: Epigraphica, 85, 2023, 111-195. ISBN 978-88-5513-110-0
  • L’iscrizione ritrovata: nuovi dati sulla cosiddetta Schola Xanthi del Foro Romano, in: Archeologia Classica, 73, 2022, 269-294.DOI: 10.48255/2240-7839.ArchCl.LXXIII.2022.08
  • Un rilievo da Roma agli Uffizi: vicende collezionistiche e analisi archeologica, in: Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts, Römische Abteilung, 127, 2021, 290-321. DOI: https://doi.org/10.34780/06af-h96c
  • Il sepolcro del liberto Epaphroditus. Una proposta di identificazione e nuovi spunti di riflessione sugli horti dell’Esquilino sud-orientale, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité, 130.1, 2018, 143-164. DOI: https://doi.org/10.4000/mefra.4782
  • Confini di proprietà ai confini di Roma: il caso dell’Esquilino sud-orientale, in: R. Dubbini (a cura di), I confini di Roma. Atti del convegno internazionale (Università degli Studi di Ferrara, 31 maggio- 2 giugno 2018), Pisa: ETS 2019, 197-211. ISBN 978-884675512-4
  • Dalla Vigna Sassi al Parco degli Scipioni: storia di un’area archeologica e del suo antiquario, in D. Manacorda, N. Balistreri, V. Di Cola (a cura di), Vigna Codini e dintorni. Atti della Giornata di Studi (Roma, Istituto di Studi Romani, 10 giugno 2015), Bari: Edipuglia 2017, 171-184.ISBN 978-88-7228-786-6
  • Monumenta Columbariorum integra reperta. Analisi di un complesso monumentale presso Porta Maggiore, in: Papers of the British School at Rome, 83, 2015, 29-63. DOI: 10.1017/S0068246215000033