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Roma è di fatto la prima megalopoli della storia, con una popolazione che nella prima età imperiale (I secolo a.C.) raggiunse all’incirca un milione di abitanti. Ad oggi, tuttavia, rimane un enigma il modo in cui la città fosse organizzata e sia riuscita a mantenere quelle dimensioni per oltre tre secoli. Già Dionigi di Alicarnasso (IV. 13,3-5; I secolo a.C.), come noto, osservava che fosse impossibile, di fatto, dire dove la città terminasse. Avendo superato da tempo le mura del IV sec. a.C., le strutture urbanistiche che si svilupparono al di fuori di esse, e soprattutto al di fuori delle successive Mura Aureliane, non sono mai state studiate in modo sistematico e olistico.
Considerando che in qualsiasi città l’aspetto edilizio dà e prende forma dalla vita quotidiana di coloro che in quella stessa città abitano e operano, ci sfuggono tasselli essenziali per comprendere come la società romana funzionasse. 
Attraverso un nuovo approccio contestuale a un’ampia gamma di fonti, il progetto IN-ROME mira a colmare questa lacuna. Offrirà la prima analisi e descrizione olistica dello sviluppo urbano e dell’uso dello spazio del territorio romano oltre le Mura Serviane e in un’area di circa 13 Km intorno ad esse (corrispondente alla porzione di territorio coperta dal Corpus Inscriptionum Latinarum, CIL VI) dalla tarda repubblica al III secolo d.C.. Superando il divario tra le ricerche sull'area all'interno e all'esterno delle (tarde) Mura Aureliane, illustrerà come le diverse parti della popolazione (gruppi etnici, sociali e di genere) e le loro varie attività si dislocassero nei dintorni della città attraverso le stazioni militari; i luoghi di incontro e di associazione; i santuari e i luoghi di culto; i vari siti produttivi; le cave e le miniere; i giardini (horti) e i campi; le infrastrutture e i sistemi di approvvigionamento idrico; i luoghi di mercato; i bagni e i luoghi di intrattenimento; le strutture ricettive come le pensioni e le taverne; le domus e le ville; i cimiteri e le tombe. Scopo di questa sintesi non è soltanto una descrizione del paesaggio abitato più esaustiva di quelle fino ad oggi proposte. IN-ROME intende estrarre dai "fatti topografici" i principi organizzativi (intenzionali e non), nonché le probabili interazioni e relazioni tra i diversi settori della società. Dal punto di vista metodologico, il progetto trasformerà lo studio del tessuto urbano di Roma tentando la ricontestualizzazione di un totale di circa 50.000 iscrizioni, la cui provenienza da uno specifico contesto all’interno del territorio della città è noto o determinabile con un buon margine di probabilità, e che contribuiscono a ricostruire gli agenti dietro le attività archeologicamente attestate.


Per raggiungere questi obiettivi, il progetto è organizzato in cinque Work Packages (WPs). 

WP 1: Sotto la direzione di Silvia Orlandi dell’Università Sapienza di Roma, Chantal Gabrielli completerà la redazione e l’integrazione in EDR delle iscrizioni di Roma ancora non contenute in questa banca dati, la cui provenienza è certa o ricostruibile con buon margine di certezza (un totale di circa 50.000 iscrizioni). Sotto la direzione di Julian Bogdani, Eleonora Iacopini collegherà tutte le informazioni di geolocalizzazione al Geographic Information System (GIS).

WP 2: Michael Seidl e la sua squadra di ricerca dell’Austrian Institute of Technology (AIT) georeferenziano e vettorializzano le mappe del Catasto Gregoriano, sfruttando le più recenti tecniche di machine learning per automatizzare il processo. Progettano anche la banca dati contenente il dizionario geografico (Gazetteer Database) e l’interfaccia grafica di inserimento dati in cui vengono inserite le informazioni dedotte dai brogliardi di accompagnamento alle mappe storiche. In seguito, mappe, proprietari e toponimi saranno aggiunti alla banca dati GIS, che a sua volta sarà collegata a EDR. 

WP 3: Umberto Soldovieri affronta le potenziali distorsioni sistematiche nell’interpretazione dei modelli che emergono dalla mappatura delle iscrizioni, a causa di circostanze esterne, quali le storie delle raccolte, la sopravvivenza non uniforme di dati relativi, tra l’altro, alla documentazione e all’esplorazione, studiando la storia dei ritrovamenti, registrando e collazionando iscrizioni dall’area di CIL VI.  

WP 4: è costituito da quattro sotto-progetti (SPs 1-4), che esplorano questioni specifiche e poco studiate, confluenti negli obiettivi generali del progetto e nel WP 5.

  • SP 1: affronterà il panorama delle attività commerciali, delle infrastrutture e delle risorse naturali, compresa la produzione/manifattura, l'ospitalità e la vendita al dettaglio, il sistema stradale, l'approvvigionamento idrico, l'agricoltura, l'attività mineraria e estrattiva
  • SP 2: effettuerà ricerche sulla presenza di diverse etnie a Roma, considerando le iscrizioni greche, aramaiche ed ebraiche. I culti stranieri sono inclusi anche nel SP 3, mentre gli epitaffi greci, aramaici ed ebraici contribuiscono al WP 5. La presenza di Parti, Sasanidi, Armeni e Indiani a Roma è oggetto della tesi di dottorato di Davide M. Meucci. Mary-Evelyn Farrior studia casi selezionati di iscrizioni greche raggruppati in alcune zone di Roma nella sua tesi di dottorato alla Columbia ed è associata al progetto.
  • SP 3: Consuelo Manetta studia la distribuzione e la natura del culto e del culto religioso (esclusi i culti orientali: vedere SP 2) nell'area del progetto, affrontando l'intera gamma dei culti e la loro ubicazione, patronato e gamma di fedeli sulla base di una "lettura attenta" delle epigrafi prove nel suo contesto archeologico e topografico.
  • SP 4: Francesca D'Andrea si occupa del processo di espansione della città oltre le Mura Serviane e della sua progressiva transizione verso un paesaggio più rurale, concentrandosi sul settore sud-orientale dell'area di progetto, particolarmente adatto a comprendere i cambiamenti nella proprietà fondiaria, la natura degli horti, i limiti mutevoli e fluidi dei continentia e l'impatto sull'attività funeraria dell'estensione di quest'ultima.

WP 5: riguarda la ricerca del Principal Investigator (PI), Barbara Borg, obiettivo della quale è offrire uno sguardo olistico, sintetico e diacronico della struttura e dell’organizzazione dell’intero progetto, come precedentemente descritto. Tale studio si baserà in parte sui risultati di WP 4, estendendo tuttavia la gamma di caratteristiche e attività a includerein particolare, le ville, l’attività funeraria, le strutture per spettacolo e la presenza militare. Affronterà questioni di genere e di etnicità oltre a quelle indagate da SP2 ed esplorerà modelli di proprietà e di localizzazione favoriti dalle diverse famiglie o gruppi sociali. Considererà i risultati della critica precedente con un nuovo approccio contestuale, lo stesso che ha portato la stessa PI, nei suoi studi precedenti, ad avanzare notevolmente la comprensione di alcuni fenomeni, piuttosto che essere solo un comodo riassunto.  In particolare, studierà I modelli di distribuzione delle iscrizioni con riferimento a specifiche attività e alle persone dietro di esse.